Bologna verso il rinnovo di Sartori, ma ci sono anche Urbanski e Corazza

Redazione

Non ci sono solo i giovani prospetti, il Bologna del futuro passa anche attraverso il rinnovo del contratto di Sartori, sul quale sarebbero pronte a gettarsi più di una società. Rossoblù partiti ben al si sotto delle aspettative, ma la fiducia resta ancora alta su una stagione che vedrà il ritorno di Orsolini e compagni in Champions League. Un traguardo storico per la città raggiunto grazie al lavoro del responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori. Che è in scadenza di contratto e ormai da tempo appetito da diverse società.

Dopo aver creato dal nulla le realtà Chievo e Atalanta, ci ha messo del suo anche a Bologna valorizzando grazie al lavoro di Thiago Motta due big come Calafiori e Zirkzee poi finiti, a suon di milioni di euro, in Inghilterra. Ma mai vivere di ricordi. Il futuro si avvicina a lunghi passi e il presidente dovrà presto iniziare a parlare con Sartori di un possibile rinnovo del contratto in scadenza nel 2025. Saputo sa quanti ammiratori abbia uno come Sartori ed è altrettanto consapevole che non può arrivare troppo vicino alla fine dell’accordo se vuole evitare avance di livello che potrebbero arrivare da altre società.

Sul fronte rinnovi, il Bologna intende poi muoversi per tempo e allungare gli accordi con Urbanski e Corazza. Il “metodo Atalanta” di Giovanni Sartori prevede contratti lunghi, blindati, in modo tale da poter scegliere sul mercato cosa fare. A breve è dunque atteso il rinnovo (si parla di un quadriennale) di Kacper Urbanski, uno dei giovani più promettenti e ormai titolare della nazionale polacca. Stesso discorso per un giovane della cantera rossoblù, quel Tommaso Corazza che non ha avuto un grande minutaggio è pronto anche lui a firmare un contratto lungo. Restano anche biennali come quello di Aebischer che il Bologna intende rinnovare per tempo ed evitare problemi.

Rinnovi e scadenze, c’è anche quello del Ds Di Vaio sul tavolo di Saputo, destinati a piombare nelle prossime settimane all’ordine del giorno nell’agenda della Bologna nell’ottica di una programmazione che non può oltremodo attendere.

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