Attilio Caja torna sulla panchina della Fortitudo. E riaccende un entusiasmo mai completamente sopito anche dopo la burrascosa uscita di scena dell’estate scorsa. La notizia, nell’aria da giorni, è stata ufficializzata ieri dalla società. Caja prende il posto dell’esonerato Devis Cagnardi.
Un ritorno di fiamma, impetuoso e inatteso, tra il sodalizio bolognese e il 63enne tecnico di Pavia condensato nelle poche righe di un comunicato stampa. «Fortitudo Pallacanestro è lieta di annunciare il ritorno di Attilio Caja sulla panchina della Effe». Reduci dalla straordinaria annata sportiva conclusasi con la sconfitta contro Trapani nella finalissima playoff, le strade di Caja e Fortitudo si ricongiungono – a pochi mesi di distanza – per dare il via ad un nuovo percorso pluriennale.
Nato a Pavia il 20 maggio 1961, Attilio Caja vanta una lunga e prolifica carriera nel campionato italiano, con più di 700 panchine in serie A tra Roma, Pesaro, Milano, Rimini, Reggio Emilia e Varese. Un ritorno che ha del clamoroso per come avvenuta. Ma che adesso dovrà svegliare Fantinelli e compagni dai quali ci si attende un cambio di registro dal punto difensivo e soprattutto dell’atteggiamento di una squadra che sta rendendo al di sotto di quelle che sono le sue potenzialità.
Caja aveva rotto con la Fortitudo alla fine dello scorso campionato dopo aver manifestato dubbi sul suo futuro ed era stato messo alla porta dalla società bolognese, con richiesta di licenziamento per giusta causa. In estate poi la dirigenza della Effe aveva deciso di virare su Devis Cagnardi, in uscita da Cantù dopo un campionato al di sotto delle aspettative e che domenica è stato esonerato. Prima dell’ultimo ribaltone.