Le elezioni amministrative vittoriose per il centro-sinistra in Emilia-Romagna, consegnano però alcune anomalie nella città metropolitana di Bologna. Se nella maggior parte dei comuni al voto nel territorio bolognese vince il centro-sinistra a trazione Pd, si registrano comunque alcuni esiti che non sono andati come in tanti si aspettavano. Innanzitutto a Molinella, nella bassa, dove si è consumato un ribaltone: la candidata del centrosinistra Letizia Fattori, assessora nella Giunta del sindaco uscente Dario Mantovani, è stata sconfitta dal candidato del centrodestra Bruno Bernardi. Il neo sindaco ha vinto le elezioni col 52,21% mentre Fattori si è fermata al 45,48%. Sempre nella bassa, cambia segno anche Malalbergo: Massimiliano Vogli, ex sindaco del centrosinistra, si è ricandidato con una lista civica appoggiata dal centrodestra riuscendo a battere con il 53,04% dei voti lo sfidante di centrosinistra Stefano Ferretti (46,96%). Ma a fare rumore sono i risultati di tre grandi comuni, dove i candidati di centro-sinistra sono costretti ai ballottaggi. A Casalecchio di Reno Matteo Ruggeri si è fermato a un soffio dalla soglia per essere eletto al primo turno: 48,79%, e si prepara a sfidare l’altro esponente di sinistra in gara – ma civico – Dario Braga, che ha superato di un soffio Enrico Pasquariello del centrodestra. Secondo turno tra due settimane anche a Pianoro: Marco Zuppi, sostenuto da Pd e Avs, si è fermato al 45,27%; e pure qui dovrà vedersela con un civico di centro-sinistra, Luca Vecchiettini, che ha ottenuto il 36,61%. Terzo ballottaggio a Castel Maggiore, dove il dem Paolo Gurgone è fermo al 46,17%. Al ballottaggio dovrà vedersela con Luca Vignoli, civico della lista Cose nuove: un’associazione storica della cittadina, che ha ottenuto un po’ a sorpresa il 34,79%
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