Lavoro, Istat: in aumento l’occupazione ma un terzo dei lavoratori è a rischio povertà

Redazione

I dati Istat parlano di una crescita costante dell’occupazione dal 2020 in avanti. Solo nel mese di febbraio 2024, l’occupazione è cresciuta dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, corrispondente a più di 350mila persone impiegate in più. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 15-24enni tra i quali l’occupazione è in calo. Rispetto a febbraio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -63mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,9%, pari a -239mila).

Dati che sono certificati della Fondazione Censis. In un rapporto sul mercato del lavoro del gennaio del 2024, Censis scrive: “Fra il terzo trimestre 2022 e il terzo trimestre 2023, l’occupazione in Italia è aumentata di 470.000 unità, un incremento che in termini relativi è pari a due punti percentuali. Parallelamente, le persone in cerca di occupazione si sono ridotte, nello stesso periodo, del 3,0% (circa 60.000 in meno in un anno). Tutti gli indicatori che riguardano le componenti l’occupazione mostrano un segno più mentre il solo segno negativo è riconducibile a contratti di lavoro a termine, che si riducono in dodici mesi di 89.000 unità (-2,9%)”. Il territorio di Bologna ha caratteristiche differenti rispetto al resto d’Italia. Lo stesso studio del Censis lo definisce un ambiente lavorativo “dinamico, dove i processi di innovazione, di crescita, di sviluppo rappresentano un punto di riferimento per molte economie locali presenti in Italia”. I numeri rispecchiano in pieno questa descrizione.

Oltre ad una crescita demografica opposta rispetto al resto del Paese (+25,9% di persone 0-14 anni dal 2003 al 2023 e -3,4% di individui over 65), Bologna si differenzia anche per le statistiche sul lavoro. Il tasso di occupazione in età lavorativa (15-64 anni) è del 73%, rispetto al 60% della media nazionale; similmente, la disoccupazione è al 3,3%, rispetto all’8,1% di media nazionale; positivo anche il tasso delle persone inattive: 24,7% rispetto alla media nazionale del 34,5%.