Era il 2 agosto quando i dipendenti bolognesi di Industria Italiana Autobus furono informati che sarebbero stati trasferiti a Flumeri. Scoppiò il finimondo: sotto le due torri si ricordava in quelle ore la strage alla stazione, su input di sindacati e viale Aldo Moro il Ministero delle Imprese e del Made in Italy bloccò tutto. A due mesi di distanza Seri, la parte privata di IIA, ha presentato in Regione Emilia-Romagna il suo piano industriale. Documento che vede in Bologna la testa pensante di tutto il gruppo, pure un nuovo nome per lo stabilimento di via San Donato: si chiamerà Menarini Spa, la struttura impiegherà 60 dipendenti e sarà la sede amministrativa, legale, commerciale, assistenza ricambi e del settore ricerca e sviluppo e prototipazione dell’azienda. Venerdì il piano andrà a Roma, assieme all’annuncio del partner cinese che entrerà nella neonata Menarini con il 25% delle quote. L’ad di Seri Civitillo ha confermato anche l’eventualità di lasciare dopo un secolo la sede storica in San Donato se non si troverà un accordo con Leonardo, proprietario dell’area. Il piano industriale è chiaro: la produzione dei bus sarà a Flumeri. E dunque il sito di Bologna vedrà esuberi, 30-40 addetti è la stima. Il numero totale dei dipendenti però non cambierà: i lavoratori saranno ricollocati e sostituiti da altre figure.
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