Mercato delle costruzioni in caduta libera in Emilia-Romagna. Il 2024 si è aperto con un drastico calo di 3 punti percentuali del volume d’affari. A dirlo è Unioncamere che sottolinea come solo un’impresa su cinque ha registrato un aumento dell’attività, la metà di quanto registrato appena lo scorso autunno. Sono chiaramente i bonus edilizi ad aver fatto la differenza: stando ai dati in mano alle camere di commercio regionali, le agevolazioni introdotte negli anni scorsi a favore del settore hanno determinato un incremento delle imprese registrate che si è andato poi indebolendo nel 2022 e ancora più dopo che l’entità dei bonus è stata ridimensionata nel corso del 2023. E così fra gennaio e marzo 2024 la differenza fra aperture e cessazioni in regione è risultata sostanzialmente nulla. Ma è nel giro d’affari che si è vista la reale differenza, anche se non è stato così per tutte le categorie d’impresa: quelle più piccole, quelle con meno di nove dipendenti hanno registrato una battuta d’arresto di intensità doppia rispetto alla media del settore, segnando -5,8%, valore che non si registrava dall’estate del 2020. In generale, minore è la dimensione dell’impresa edile e più forte è stata la contrazione dell’attività. Le medie aziende, quelle da 10 a 49 dipendenti, hanno registrato una riduzione del volume d’affari del -3,8%. Solo due su dieci hanno avuto un incremento nell’attività: si tratta una percentuale dimezzata rispetto a fine 2023, ed è la più bassa dall’estate del 2020. Le grandi imprese, quelle con più di 50 dipendenti, nei primi tre mesi del 2024 hanno registrato un incremento del +6,3% del volume d’affari. Quasi la metà prevede per l’estate un miglioramento della situazione
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