Crescita lieve, meglio parlare di stabilità. Sono al ribasso – rispetto a quanto previsto a ottobre scorso – i risultati per il Pil dell’Emilia-Romagna nel 2024: +0,6%, che si dovrebbe riconfermare anche nel 2025. Tre decimali di punto in meno a fine dello scorso anno, rispetto a quelle che erano le attese. Sono le previsioni elaborate da Unioncamere. Per i 12 mesi a venire, contributo al prodotto interno lordo dovrebbe arrivare dall’aumento dell’occupazione (+0,7%), da una lieve accelerazione dei consumi (+0,9%) e dall’export (+2,2%).
Secondo le camere di commercio, l’Emilia-Romagna mostrerà una percentuale di crescita leggermente superiore rispetto a quella italiana, ma resterà strettamente legata alla stagnazione del mercato tedesco e ad attese di crescita comunque superiori a quelle della Francia. Guardando agli investimenti, dopo il +0,4% del 2024, nel 2025 è previsto un rallentamento del -0,4%. Sui settori, il valore prodotto dall’industria regionale dovrebbe rimanere stabile dopo aver registrato una flessione del -1,4% lo scorso anno. Le costruzioni dovrebbero rallentare del -2,7%, dopo aver chiuso il 2024 a +1,6%. Per il complesso dei servizi è previsto un aumento nell’anno del +1%, confermando il valore realizzato durante i 12 mesi da poco conclusi.
Considerazione a parte vale per l’occupazione: grazie alla crescita degli occupati superiore a quella delle forze di lavoro, nel 2024 si è avuta un’ulteriore e consistente riduzione del tasso di disoccupazione al 3,8%. La tendenza dovrebbe confermarsi nel 2025, con un tasso che arriverebbe al 3,2%.