Commercio. Moria di negozi nelle città: -22% in Emilia-Romagna

Redazione

In 12 anni in Italia, tra il 2012 e il 2024, sono spariti quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante; a crescere solo le attività di alloggio e ristorazione. L’Emilia-Romagna non fa eccezione, anche qui le grandi città hanno visto una costante moria dei piccoli esercizi: un calo del 22%. Lo segnala Confcommercio Emilia-Romagna, diffondendo l’osservatorio del proprio ufficio studi sulla demografia d’impresa.

In Emilia Romagna sono state analizzate le dinamiche relative ai dieci principali Comuni, ovvero Bologna, Cesena, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Se tengono i centri storici, più o meno, peggiora invece la situazione in periferia. Una desertificazione che in regione ha registrato un saldo passivo di 3.803 unità, cui si sottraggono le farmacie e gli esercizi specializzati in apparecchiature informatiche e telecomunicazioni. Nell’ambito dei servizi di alloggio si rileva un importante calo del numero degli alberghi, ulteriormente più marcato nell’ultimo anno, soprattutto fuori dai centri storici, mentre di contro sono aumentate case vacanze e b&b. Crescono anche i ristoranti, soprattutto nelle ztl, mentre permane il trend negativo dei bar che in 12 anni sono diminuiti del 20%.

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