E’ definitiva la condanna all’ergastolo per l’ex Nar Gilberto Cavallini, accusato di concorso nella strage del 2 agosto 1980 a Bologna. Ieri sera i giudici della Prima sezione della Corte di Cassazione hanno pronunciato la sentenza che conferma quella emessa dalla Corte d’Assise d’appello del capoluogo emiliano nel settembre 2023. Che a sua volta aveva confermato la condanna della Corte d’Assise bolognese del gennaio 2020.
E’ Cavallini, dunque, il quarto uomo che partecipò attivamente all’esplosione della bomba nella sala d’aspetto del binario 1 alla stazione di Bologna, in agosto saranno passati 45 anni. Secondo la ricostruzione, divenuta quindi verità giudiziaria, alcuni giorni prima della strage il terrorista nero fornì alloggio nel trevigiano a Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini – già riconosciuti come esecutori materiali dell’attentato. Cavallini ha inoltre falsificato la patente intestata a Flavio Caggiula, consegnata da Ciavardini a Fioravanti, e ha messo a disposizione dei tre il veicolo per raggiungere Bologna.
I supremi giudici hanno dunque sposato in pieno l’impianto accusatorio, portato avanti in vari gradi di giudizio: di fatto Cavallini diede supporto logistico alla bomba, facendo pure da tramite con elementi dei servizi segreti deviati.