L’anziano malcapitato si era recato all’ufficio postale “per ritirare alcuni libretti postali e 2.400 euro in contanti”. Ma dopo essere uscito, prima di salire sulla propria auto, era stato “aggredito violentemente da un soggetto che lo aveva spinto da dietro, facendolo cadere a terra”, e gli aveva strappato la borsa in cui si trovavano i contanti “approfittando anche dei suoi problemi di deambulazione”. E’ la dinamica – ricostruita dalla Questura di Bologna – della rapina avvenuta questa estate in via dell’Arcoveggio per la quale sarebbe stato individuato il responsabile. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza era emerso che “il rapinatore, travisato con un berretto da baseball e una giacca di jeans con il bavero rialzato, era scappato di corsa su via dell’Arcoveggio, in direzione periferia”. Gli investigatori hanno ‘seguito’ il rapinatore attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza “fino a quando la telecamera di un’azienda privata lo ha ripreso mentre si toglieva il berretto e la giacca”, che l’uomo indossava, nonostante il caldo, per “coprire i numerosi tatuaggi sulle braccia e sul collo”. Grazie alle immagini, il rapinatore è stato riconosciuto dai poliziotti, in quanto – spiegano da Piazza Galileo Galilei – “gravato da numerosissimi precedenti per furto aggravato, furto con destrezza e rapina”. L’uomo, oltretutto, “era in regime di semilibertà nel carcere di Bologna, poiché destinatario di un ordine di carcerazione per gli stessi reati”. La perquisizione domiciliare – conclude la Polizia – ha permesso di trovare e sequestrare i vestiti indossati durante la rapina, e martedì è stata eseguita nei confronti del 39enne la misura cautelare della custodia in carcere.
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