8 condanne ed una assoluzione: si chiude così il processo di primo grado sul crac di Bio-On, l’azienda di bioplastiche bolognese fallita nel dicembre 2019 a seguito delle indagini scaturite da un attacco del fondo statunitense Quintessential. Condanne dimezzate per i principali imputati Marco Astorri e Guido Cicognani, rispetto alle richieste della Procura di Bologna. Il giudice Domenico Pasquariello ha accolto in parte le richieste formulate dal procuratore aggiunto Francesco Caleca e dal sostituto procuratore Michele Martorelli, in alcuni casi assolvendo gli imputati e in altri per intervenuta prescrizione del reato.
Tutti e nove gli imputati erano accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta impropria e per distrazione e di tentato ricorso abusivo al credito. L’ex presidente di Bio-On Astorri e il suo vice Cicognani sono stati condannati a cinque anni e due mesi ciascuno, a fronte dei 10 anni a testa chiesti dall’accusa. Per quanto riguarda gli altri, l’ex direttore generale Vittorio Folla è stato condannato a quattro anni e quattro mesi, l’ex presidente del collegio sindacale Gianfranco Capodaglio a tre anni e otto mesi, il revisore Gianni Bendandi a tre anni e sei mesi, l’ex consigliere della società Gianni Lorenzoni a quattro anni e gli ex componenti del collegio sindacale Vittorio Agostini e Giuseppe Magni a tre anni e sei mesi.
C’è anche un’assoluzione, quella pronunciata per l’ex direttore finanziario Pasquale Buonpensiere. Le motivazioni saranno depositate nel giro di 90 giorni.