Modena. Morì inalando gas, il Gip dispone un supplemento di indagini

Redazione

Serviranno altre indagini per chiarire le circostanze della morte: lo ha deciso il Gip del tribunale di Modena in merito al decesso di Fabio Romagnoli, 40enne che morì per aver inalato gas da un fornellino, nel carcere Sant’Anna il 20 febbraio di due anni fa. Il Giudice ha dunque respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della città emiliana, che ha sempre sostenuto la tesi della morte accidentale. Ricostruzione alla quale si sono fin da subito opposti i familiari del detenuto che, assistiti dagli avvocati Luca Sebastiani e Stefania Pettinacci, ritengono si sia trattato invece di un suicidio.

Romagnoli non era nuovo a tentativi di togliersi la vita, nelle settimane precedenti la morte si trovava in grave sofferenza psichica: e dunque, dicono legali, non è stato fatto nulla da parte dell’amministrazione carceraria per prevenire quanto poi accaduto.

E’ chiaro allora che pure il Gip vuole maggiori approfondimenti e ha disposto un supplemento di indagini.

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