Si è licenziato dall’azienda per la quale lavorava e ha incolpato per questo la collega. Non un semplice scambio di opinioni, ma una vera e propria persecuzione, ripetuta quasi quotidianamente e interrotta solo dall’intervento dei Carabinieri. E’ accaduto a Imola: sono i militari della locale stazione a raccontare di aver arrestato un uomo di 27 anni. Si tratta di un cittadino straniero, appunto disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, che deve rispondere della pesante accusa di atti persecutori nei confronti di una ex collega, una 40enne italiana. L’episodio che ha portato a far scattare le manette è avvenuto – racconta l’Arma – quando una gazzella, impegnata in un servizio del controllo del territorio, su richiesta della Centrale Operativa, ha eseguito un intervento presso una ditta a Imola: a chiedere aiuto era stata la 40enne che lamentava di essere stata aggredita da un ex collega. All’arrivo dei Carabinieri, dopo pochi istanti, la donna ha riferito che l’uomo dal 2019, dopo essersi licenziato dall’azienda dove entrambi lavoravano, aveva iniziato quotidianamente ad attenderla sia all’ingresso che all’uscita dal turno di lavoro per poi aggredirla verbalmente perchè la riteneva la causa del suo licenziamento. Atteggiamenti, ha denunciato la vittima, che nel tempo le hanno creato uno stato di ansia e preoccupazione per la propria incolumità, tanto da dover cambiare abitudini di vita. Quando i militari sono intervenuti, la 40enne era chiusa dentro la propria auto con il 27enne all’esterno che le intimava di uscire. Ma le uniche porte che per lui si sono aperte sono state quelle del carcere.
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