Due poliziotti feriti dopo essere intervenuti per sedare una colluttazione nata tra due detenuti: è solo l’ultimo episodio di una tensione che nel carcere minorile del “Pratello” a Bologna va avanti di tempo e sta ormai raggiungendo livelli elevatissimi. È successo mercoledì sera. «Una situazione ormai fuori controllo» per Giuseppe Merola, segretario nazionale della Federazione sindacati autonomi, coordinamento polizia penitenziaria, che ha denunciato l’episodio insieme a Domenico Pelliccia, segretario generale aggiunto.
Appena un mese fa dal “Pratello” era evaso un ragazzino tunisino. E i detenuti avevano dato fuoco a due celle di pernottamento e tentato un’aggressione ai danni del dirigente Paolo Li Marzi. Un’escalation di episodi che vanno ad aggiungersi all’ultima segnalazione di un buco di significative dimensioni, scoperto dietro un armadio in una cella detentiva, che portava direttamente sul campo ove la popolazione detenuta fruisce della permanenza all’aria. Per il sindacato «servono riforme strutturali e organizzative delle strutture minorili detentive presenti nel nostro Paese». E i problemi del “Pratello” sono da ricondurre «alla carenza organica di poliziotti penitenziari e all’imminente depauperamento di ulteriori sei unità per destinarle a un corso di formazione» incalza Giuseppe Merola. Per il quale «solo grazie alla nobile professionalità e senso del dovere del personale si è riusciti ad arginare una possibile evasione, vista l’entità dell’ultimo episodio accaduto».
Situazione carceraria esplosiva anche alla “Dozza” dove ieri pomeriggio una detenuta ha tentato di togliersi la vita ed è stata salvata dall’intervento della Polizia Penitenziaria. A rendere noto l’episodio è stato è Francesco Borrelli, vice segretario regionale del Sappe. La donna, una 45enne romena, rinchiusa per reati di piccolo cabotaggio e con problemi di salute, ha approfittato della assenza delle altre detenute per impiccarsi con le lenzuola alle sbarre. Subito soccorsa e stata portata al policlinico Sant’Orsola.