Una tecnica rudimentale ma molto efficace. Per impossessarsi dei soldi al bancomat aveva messo a punto un sistema a Bologna che difficilmente poteva passare inosservato. Quando un ignaro cittadino provava a fare un prelievo presso uno sportello Atm, l’apertura che eroga il denaro non si apriva e il malcapitato – estratta la carta – se ne andava pensando a un malfunzionamento. In realtà la Polizia del capoluogo emiliano ha scoperto che dietro le mancate erogazioni c’era uno stratagemma: un 30enne romeno, incensurato, è accusato di aver messo a punto un ennesimo metodo per fare le spaccate ai bancomat.
Stando a quanto ricostruito, lo sportello della vaschetta dalla quale vengono erogate le banconote veniva incollato con colla a presa rapida, in modo che l’Atm non erogasse i contanti che il cliente di turno provava a prelevare. L’uomo poi, senza nessuno in vista, tornava camuffato con sciarpa e cappello, scassinava lo sportello con vari arnesi e prendeva i soldi che erano rimasti nella vaschetta e che riusciva a estrarre con lo scotch bi-adesivo. Uno stratagemma durato poco: presto sono partite segnalazioni dagli istituti bancari e la polizia si è messa sulle tracce dello scassinatore, esaminando i video registrati dalle telecamere degli istituti bancari.
Il 30enne è stato arrestato dalla Squadra Mobile il 19 dicembre dopo l’ennesimo colpo, questa volta a Sasso Marconi. L’uomo è stato arrestato con obbligo di dimora nell’abitazione di un familiare in provincia di Bologna. Dalle indagini, nel frattempo, sono emersi una trentina di episodi analoghi avvenuti anche a Modena, Parma, Reggio Emilia e Mantova.