Bologna. Medico truffata via telefono di quasi 21mila euro

Redazione

Un sms come tanti ne riceviamo sui nostri smartphone. Ma non tutti sono da parte di amici o conoscenti. A volte si tratta di messaggi impersonali che invitano a cliccare su link di dubbia natura e chiedono al diretto interessato informazioni personali, finanziarie o di sicurezza. In altri casi dall’altra parte c’è qualcuno che simula di essere un figlio o un parente stretto, comunicando di contattare da un numero telefonico sconosciuto perché ha il cellulare rotto: l’obiettivo è sempre quello di carpire informazioni sensibili.

Si chiama smishing, è tra le più recenti forme di truffa telefonica. L’ultima vittima è una dottoressa bolognese alla quale sono stati sottratti 20.900 euro. Per fortuna i Carabinieri hanno rintracciato il presunto truffatore. La storia è simile a tante: la donna ha ricevuto un sms da quella che all’apparenza sembrava la società che gestisce la sua carta di credito. Lei ha cliccato sul link e subito dopo è stata contattata da tale Luca, che si è spacciato per un operatore e le ha comunicato di essere stata truffata. Una volta adescata, l’uomo l’ha convinta ad andare a un bancomat per trasferire i soldi rimasti, 20.900 euro, in un conto corrente definito “più sicuro”, ma che in realtà era quello di Luca.

Accortasi della truffa, la donna è andata dai Carabinieri che, coordinati dalla Procura, hanno individuato come presunto autore un 49enne italiano, disoccupato, con precedenti di polizia e che manco si chiama Luca. L’uomo è stato denunciato.

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