Sciopero generale di venerdì: scontro sulla precettazione e intanto i sindacati regionali preparano un corteo a Bologna

Redazione

Fa discutere lo sciopero generale dei mezzi pubblici indetto da Cgil e Uil in programma venerdì per contestare la manovra finanziaria. Ma l’agitazione sindacale è stata precettata dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: “In 25 mesi di governo 1.342 scioperi proclamati e 949 effettuati, 38 al mese, di cui 518 proclamati e 374 effettuati a livello nazionale, più di uno sciopero al giorno. Esiste il diritto allo sciopero per i sindacalisti, esiste anche il diritto alla mobilità, alla salute ed al lavoro di tutti gli altri italiani. E guarda caso – si legge in una nota del Mit – di venerdì”. Quindi, “per evitare agli italiani l’ennesimo venerdì di caos, ho deciso di intervenire direttamente riducendo a 4 ore lo sciopero indetto da alcuni sindacati per venerdì – ha detto il vicepremier un video -. Landini dice che sto limitando il diritto di sciopero? In due anni e poco più di governo 949 scioperi effettuati in Italia. Quindi diritto allo sciopero sì ma anche diritto al lavoro”
La reazione di Cgil e Uil non si è fatta attendere ed hanno annunciato il ricorso al Tar: “Chiaramente ci sarà un ricorso al Tar – ha detto la segretaria nazionale della Filcams-Cgil Maria Grazia Gabrielli –, ma non escludiamo neanche di approfondire tutte le vie necessarie alla tutela dello sciopero generale e dei lavoratori a cui viene leso questo diritto”. “Noi rispettiamo le regole. impugneremo la precettazione e quindi ci rivolgeremo alla magistratura”, ha detto invece il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Con Salvini “non so se è un braccio di ferro. Continua una discussione sulla quale noi diciamo che vanno salvaguardati i diritti riconosciuti dalla costituzione. Intanto le segreterie regionali delle due sigle hanno organizzato un corteo per venerdì a Bologna che però a questo punto resta in forse. La manifestazione regionale prevede un concentramento da Porta Lame alle 9.30, poi piazza dei Martiri, via dei Mille e via dell’Indipendenza fino a piazza Maggiore. Qui ci sarà anche Maurizio Landini, che chiuderà i lavori con un suo intervento.