La Giunta distrettuale dell’Anm dell’Emilia Romagna è intervenuta a difesa del giudice del Tribunale di Bologna Marco Gattuso, presidente del collegio che ha rinviato alla Corte di Giustizia europea il decreto del Governo sui Paesi sicuri. “Passare al setaccio la vita intima di chi esercita la giurisdizione – si legge nella nota – solo perché colpevole di avere assunto una decisione sgradita (continuiamo a non capire perché, visto che, in fondo, ha posto un quesito) ai rappresentanti del Governo e ad alcuni house organ. La misura è davvero colma. Giù le mani dai giudici”. Il riferimento è a quanto pubblicato in questi ultimi giorni su alcune testate vicine al centrodestra, in cui si legge che Gattuso è vicino a Magistratura democratica e gay, che ha avuto un figlio con la gestazione per altri con il suo compagno, che è pro Lgbt e relatore per eventi del Pd”. Un tentativo di screditare il provvedimento preso dal collegio da lui presieduto, secondo l’Anm, che nella sua nota afferma che quando si parla dei giudici “vorremmo solo sapere se sono preparati e, magari, stimati da tutti. Solo su questo andrebbero giudicati”.
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