Un indotto diretto di oltre 124 milioni e una ricaduta di 24 euro per ognuno dei 5,1 milioni investiti dalla regione con il contributo della Città metropolitana di Bologna e dei Comuni di Rimini, Cesenatico e Piacenza. Sono alcuni dei numeri dello studio presentato a Rimini per descrivere in termini di ricaduta economica il cosiddetto “effetto Tour de France” che è passato alla fine di giugno dall’Emilia Romagna. Lo studio è stato realizzato da SG Plus con l’Università di Parma. Importanti anche i numeri dell’organizzazione: oltre 4mila persone, uno staff di 840 persone a supporto degli atleti, 1.991 persone di Aso, l’ente organizzatore del Tour, oltre mille persone tra giornalisti, Forze dell’Ordine e personale per garantire il corretto svolgimento della manifestazione. Il tutto per un indotto sul territorio di 4,3 milioni di euro. L’audience televisiva ha raggiunto i 150 milioni di spettatori in Europa per 185 milioni di ore viste in diretta per “Le Grand Départ”, a cui si aggiunge la visibilità sui social. Il 15,6% degli spettatori italiani e il 46,6% di quelli stranieri hanno dichiarato una propensione molto forte a tornare in Emilia-Romagna. Può – secondo lo studio – anche essere calcolato in 0,6 milioni l’indotto differito nel tempo derivante dagli eventi collaterali al Tour, mantenendo le medesime percentuali dei questionari, con il 15,6% degli italiani e il 46,6% degli stranieri che ritorneranno in regione.
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