Sul dark web e sull’app di messaggistica Telegram avrebbero messo in piedi un giro internazionale di sostanze stupefacenti, oltre a banconote e documenti falsi come carte d’identità, patenti di guida e titoli di studio. Gli investigatori del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche e del Nucleo Speciale Polizia Valutaria – Gruppo Antifalsificazione Monetaria, hanno individuato tre romagnoli, nei confronti dei quali hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip forlivese, in carcere per uno di loro, e agli arresti domiciliari per gli altri due. I tre – specificano le Fiamme gialle – sono indagati, a vario titolo, per “introduzione e spendita nel territorio dello Stato di banconote false, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti falsi, commercio di farmaci pericolosi per la salute pubblica, riciclaggio e autoriciclaggio”. Le indagini, spiegano sempre i militari, “hanno consentito di individuare un canale denominato ‘Le Banconote di Archimede”, attraverso il quale i tre portavano avanti il loro business. Nel corso delle indagini sono stati anche sequestrati “14.000 euro in contanti e portafogli di criptovalute contenenti quattro bitcoin”. Sulla base degli elementi raccolti, la Procura di Forlì ha quindi chiesto e ottenuto dal gip l’emissione di provvedimenti restrittivi nei confronti dei tre principali indagati, e sono stati anche disposti “il sequestro preventivo di una somma pari a circa 115.000 euro e l’oscuramento di 11 canali Telegram utilizzati per le attività illecite”.
18
articoli precedenti