A due settimane e poco più dal rincaro dei biglietti dell’autobus in tanti si sono accorti che la mazzata non riguarda solo il prezzo per salire a bordo. A crescere è stato pure l’importo delle multe. Chi si è trovato a navigare sul sito di Tper o si è beccato una sanzione perché pizzicato dai controllori senza ticket valido ha avuto l’amaro in bocca: la gabella – se non si pagano i già salati 2 euro e 30 centesimi – ammonta a ben 153,5 euro. Che si riducono – si fa per dire – a 115 se la contravvenzione è pagata entro 5 giorni oppure sul momento all’accertatore – che, bene ricordarlo, è un pubblico ufficiale: quindi rischia di essere dannoso, oltre che inutile, prendersela troppo.
La sorpresa, si diceva; ma è in realtà frutto di una legge regionale del 1998 che stabilisce che l’importo minimo di una multa sui mezzi pubblici deve essere di 50 volte la tariffa ordinaria. Dunque, a conti fatti, se col ticket a 1,50 euro si pagavano almeno 100 euro di sanzione, ora col costo a 2,30 se ne devono sborsare 153,5. E quindi il pagamento entro 5 giorni è passato da 75 a 115 euro. Resta invece invariato il costo di 300 euro dell’ingiunzione per chi supera i 60 giorni senza provvedere al pagamento.
Del bacino servito da Tper fa parte Ferrara, ma i costi sono diversi: 1,5 euro di biglietto, 100 euro di multa (75 se pagata subito o in 5 giorni). E pure Imola: qui 1,90 di ticket, 127 euro di sanzione (95 in forma ridotta).