Il lavoro continua dopo la tragedia. La Toyota Material Handling riprenderà infatti a partire dal mese di gennaio la produzione all’interno dello stabilimento di Bologna, dove il 23 ottobre è avvenuto il grave incidente che ha causato la morte di due operai e 11 feriti scaturito secondo le ricostruzioni, da un impianto di raffreddamento. Qualche giorno fa era stata completata l’attività di recupero dei materiali e dei reperti necessari per la prosecuzione delle indagini condotte dalla Procura. “Grazie all’impegno, ininterrotto, del personale dei comandi provinciali dei carabinieri e dei Vigili del fuoco di Bologna, con il contributo del dipartimento di salute pubblica dell’Asl di Bologna e la partecipazione dei consulenti tecnici nominati dalla Procura. Intanto riprenderanno l’attività da remoto oltre 140 lavoratori della divisione Ricerca e Sviluppo insieme a colleghi delle diverse funzioni aziendali. Ora L’azienda fa sapere di aver già “allocato tutti i necessari investimenti e siglato un protocollo d’intesa con i sindacati che prevede il progressivo rientro in fabbrica e la ripresa della produzione con strutture, impianti e attrezzature messi in sicurezza. Nelle prossime settimane si avanzerà su quattro aree di intervento successive fra loro: il primo step prevede una verifica delle strutture, poi si passerà alla valutazione dell’impiantistica e quindi alla convalida delle attrezzature. Il quarto e decisivo passaggio sarà la convalida congiunta delle aree da parte di Toyota da parte delle rappresentanze sindacali e quelle dei delegati alla sicurezza. “Toyota Material Handling Manufacturing Italy – dice l’azienda – in questo modo, conferma l’impegno nel rimanere e crescere in un territorio fortemente strategico”.
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