“La messa in sicurezza del territorio soprattutto nei comuni collinari, rappresenta una priorità per tutte le nostre comunità, ma rappresenta un elemento di sicurezza anche per tutta l’area di pianura che ha subito i danni delle alluvioni. Questa priorità non può essere solo in capo ai comuni, deve essere un obiettivo condiviso da parte di tutte le istituzioni, dal Governo alla Regione, al Commissario per la ricostruzione, dobbiamo avere consapevolezza della emergenza che stiamo affrontando”. Parola dei primi cittadini di Modigliana, Tredozio, Predappio, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola, Rocca San Casciano, Portico e San Benedetto, Civitella, Santa Sofia, Premilcuore, Meldola e Galeata. 12 Comuni dell’Appennino forlivese che hanno firmato un appello indirizzato a Governo, commissario Figliuolo e Regione Emilia Romagna, per chiedere di non essere lasciati soli davanti ai gravi danni provocati dalle alluvioni. “Gli eventi meteorici del giugno e del settembre 2024 – scrivono i sindaci – hanno causato ai territori dei nostri comuni una gravissima situazione di dissesto che si aggiunge ai danni già subiti a seguito degli eventi del maggio 2023. Per fare fronte ai danni abbiamo attivato interventi in somma urgenza. Come richiesto, abbiamo presentato la rendicontazione degli interventi che abbiamo attivato, ma trascorsi ormai molti mesi dall’evento non abbiamo avuto nessun riscontro. Così non ce la facciamo – sottolineano i sindaci, che spiegano di non sapere se e per quanto saranno riconosciuti alle amministrazioni gli interventi di somma urgenza per i quali hanno impegnato risorse di cui – dicono – non dispongono e – avvertono – “senza il riconoscimento delle risorse molti dei nostri comuni rischiano il dissesto finanziario”.
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