“Sappiamo la verità e abbiamo le prove”. E’ la frase scelta quest’anno dall’associazione dei familiari delle vittime in occasione del 44/o anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2 Agosto 1980, per ricordare gli 85 morti e i 200 feriti dell’attentato più grave dal Secondo Dopoguerra ad oggi. Una strage fascista, come ricorda il manifesto dell’associazione, che dopo oltre 40 anni appare finalmente più chiara, soprattutto grazie alle ultime sentenze d’appello che hanno confermato le condanne all’ergastolo dell’ex Nar Gilberto Cavallini e dell’ex di Avanguardia Nazionale, Paolo Bellini. Poi, in calce, la frase sulla verità e le prove. Un riferimento al percorso portato avanti nelle aule giudiziarie che in particolare, per stare al passaggio più recente, solo una decina di giorni fa ha visto la Corte d’Assise d’appello di Bologna confermare la condanna all’ergastolo proprio dell’ex esponente di Avanguardia nazionale Paolo Bellini. Il comune di Bologna ricorda come ogni anno i vari passaggi che scandiranno quella giornata: prima l’incontro con i familiari delle vittime a Palazzo d’Accursio, accolte anche dal Ministro Piantedosi in rappresentanza del governo; poi alle 8.30 il consueto corte fino alla stazione lungo via Indipendenza.
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