In Emilia-Romagna mancano i medici di famiglia, tra pensionamenti e trasferimenti la conta segna 536: lo dice la Fondazione Gimbe nel suo rapporto sullo stato dell’assistenza sanitaria di base in Italia. E la nostra, tra le regioni del Belpaese, non è nemmeno quella messa peggio. Il dato infatti posiziona la nostra al quarto posto di questa poco inviabile classifica dopo Lombardia (-1.525), Veneto (-785) e Campania (-652).
Come si arriva a questa cifra? Gimbe calcola sulla base del rapporto ottimale che è di un medico ogni 1.200 assistiti: ma in Emilia-Romagna il massimo consentito di 1.500 viene superato dal 57,6% del totale dei medici di famiglia della regione, un dato superiore alla media nazionale di ben sei punti percentuali. Ne consegue che è oltre alla media italiana anche il numero medio di pazienti per dottore: 1.439. A ciò si somma una mancanza che sta diventando endemica di medici di medicina generale: tra il 2019 e il 2023 si sono ridotti in regione del 9,3%, questa volta un calo inferiore rispetto al resto del paese.
Gimbe sottolinea però che per il futuro qualcosa sta cambiando: in Emilia-Romagna è cresciuto l’interesse che i giovani medici rivolgono al bando sull’assistenza di base.