Un’ipotesi contro il problema sovraffollamento negli istituti penali per minorenni che non convince i garanti delle persone private della libertà personale. Si tratterebbe di spostare alcuni giovani adulti provenienti da vari istituti in una sezione del carcere di Bologna, anche se separata dai detenuti adulti, e sorvegliata da personale della giustizia minorile. Questo almeno per alcuni mesi, fino a quando non ci fosse la disponibilità di ulteriori posti, anche con l’apertura di nuovi istituti per minori. E’ il progetto che i garanti per i diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna e dell’Emilia-Romagna, Antonio Ianniello e Roberto Cavalieri, riferiscono in una nota congiunta di aver saputo da fonti sindacali e che a loro non piace. Si profila, dicono, “un’inedita soluzione organizzativa” che, “se confermata, suscita enormi perplessità e grave preoccupazione” perché delinea “la prospettiva concreta di una precaria e incongrua offerta di interventi educativi”. Se lo si farà davvero – avvisano i due garanti – “la pezza sembra già essere peggio del buco”. Ianniello e Cavalieri hanno quindi scritto ai vertici del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità, chiedendo un riscontro rispetto alla effettiva sussistenza di tale soluzione organizzativa, anche chiedendo, in caso affermativo, un confronto per avere il dettaglio di tale opzione”.
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