Una crescita quasi triplicata in tre anni. Grazie all’accordo tra Hera e Aeroporto di Bologna, a partire dal 2021 il Marconi ha implementato la raccolta differenziata: se nell’anno ancora interessato dalla pandemia si fermava al 20%, quest’anno (nello spazio di un triennio) si è passati al 56,6%. Al centro dell’accordo tra lo scalo e la multiutility non sono la raccolta dei rifiuti, ma pure il recupero mirato della plastica e il riciclo di rifiuti organici ed oli esausti.
E i numeri sembrano premiare questa condotta: le 159 tonnellate di organico accantonate sono state trasformate nell’impianto di biodigestione di Sant’Agata bolognese in compost e biometano che alimenta mezzi Tper che collegano la città di Bologna al suo aeroporto. Dall’inizio del 2022 alla metà di quest’anno sono stati poi raccolti 2.460 chili di oli esausti, che hanno permesso di produrre 2.535 litri di biocarburante, quanto basta a far percorrere ad un’auto di media cilindrata per oltre 50mila chilometri.
L’orizzonte dell’accordo tra Hera e Marconi ha obiettivi ambiziosi: innanzitutto portare la raccolta differenziata alla quota dell’80% entro il 2025; ma abbattere l’impronta ambientale dello scalo, compensando al 100% le emissioni prodotte dalla combustione di gas naturale, acquistando il 100% dell’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili e lavorando sulla riduzione del rumore.