Una giornata di sciopero che potrebbe essere particolarmente complicata per chi si sposta usando il trasporto pubblico locale, dato che questa volta non sono previste fasce di garanzia. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna “per il rinnovo del contratto nazionale, per la carenza di risorse – ma anche, scrivono i sindacati – per la mancanza di politiche di programmazione, per la riforma del settore e per la salute e sicurezza sul lavoro”. I dipendenti Trenitalia, Italo e Trenord invece non aderiscono alla protesta. Ma a differenza di altri scioperi – fanno sapere le organizzazioni sindacali – questa volta non si prevede la garanzia totale del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori. Questo nel rispetto della legge 146 che regolamenta il diritto allo sciopero. Questa possibilità è consentita una sola volta per il rinnovo del Ccnl ai soli sindacati firmatari. Tuttavia, come messo in chiaro dal Garante degli scioperi, sarà comunque garantito il 30% del personale viaggiante e i servizi considerati indispensabili per i cittadini, come scuolabus per materne ed elementari, collegamenti con porti e aeroporti e trasporto disabili. Trenitalia Tper fa sapere che lo sciopero, pur non interessando il proprio personale, potrebbe avere ripercussioni sul servizio sulle linee gestite da Fer Ferrovie Emilia Romagna, che garantirà comunque i treni nelle fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e delle 18 alle 21.
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