L’alluvione ha colpito duro in Romagna per ben due volte e ha lasciato dietro di se distruzione e disperazione tra gli abitanti di quelle zone. Intanto una mano arriva anche dall’Università di Bologna che ha messo in campo un sostegno psicologico per superare il trauma. L’Ateneo in una comunicazione riservata a tutta la comunità accademica ha scritto come l’alluvione di metà settembre abbia “rinnovato, per diversi membri della nostra comunità, i disagi e le sofferenze del maggio 2023 – scrivono il rettore Giovanni Molari e la direttrice generale Sabrina Luccarini –. A ciascuno di loro esprimiamo, a nome di tutto l’Ateneo, la nostra più sincera vicinanza”. Per tutti loro, da giovedì 10 ottobre, è stato dunque attivato “un percorso di supporto psicologico di gruppo, che offre ascolto e accompagnamento per affrontare il sovraccarico degli effetti emotivi legati a queste crisi”. Il servizio di ascolto si chiama ‘Avrò cura di me’ ed è possibile accedervi dopo aver compilato un modulo online. Il servizio di aiuto psicologico è rivolto a personale di Ateneo – a cui l’Unibo ha concesso di lavorare da casa anche per tutta la settimana in seguito all’alluvione – e a studenti, e come nel maggio del 2023 “garantirà interventi particolarmente tempestivi per chi avesse sofferto della recente emergenza. Al più presto”, concludono Molari e Luccarini, sarà data informazione “di ogni altra iniziativa volta a fornire aiuto e sostegno a colleghe e colleghi vittime di questa ulteriore emergenza”.
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