Una tale decisione era nell’aria, dopo la pronuncia del tribunale che la scorsa settimana aveva respinto l’istanza dell’eccezione di costituzionalità sollevata dalla procura. Per l’ex sindaco del comune di Bibbiano Andrea Carletti è arrivata questa mattina la parola fine nella lunga e turbolenta vicenda degli affidi illeciti nella bassa reggiana. Dopo l’assoluzione definitiva dello psicoterapeuta Claudio Foti nel procedimento giudiziario principale – quello sulle pressioni psicologiche ai minori per ottenerne la gestione attraverso la onlus Hansel&Gretel -, in tribunale a Reggio Emilia si sta discutendo del secondo filone, relativo alla gara d’appalto che affidò in Val d’Enza il servizio pubblico a Foti e alla sua associazione.
Carletti era alla sbarra con l’accusa di abuso d’ufficio, fattispecie che non è più reato dopo il voto mesi fa in Parlamento. Da qui la richiesta avanzata lo scorso 9 settembre dalla procura di Reggio Emilia di sottoporre la questione di legittimità alla Corte Costituzionale. Istanza respinta dal collegio dei giudici reggiani che dunque stamane, come ci si attendeva, hanno pronunciato sentenza di assoluzione per Andrea Carletti.
Processo chiuso anche per altri 17 imputati: tra questi un altro ex sindaco, di Montecchio, e già presidente dell’Unione Val d’Enza Paolo Colli; e per l’affidataria di bambini Cinzia Prudente. Dalla sola accusa di abuso d’ufficio vengono inoltre prosciolti l’ex responsabile dei servizi sociali Val d’Enza Federica Anghinolfi, l’ex assistente sociale Francesco Monopoli, la psicologa Nadia Bolognini (moglie di Claudio Foti) e le affidatarie Fadja Bassmaji e Daniela Bedogni.