Sono scattate dal primo di ottobre le misure antismog del Piano aria integrato 2030 della Regione Emilia-Romagna. Dunque tutti i giorni della settimana escluso il sabato, dalle 8.30 alle 18.30, nei centri urbani all’interno delle tangenziali sono in vigore limiti alla circolazione per i veicoli a benzina fino a Euro 2, diesel fino a Euro 4, gpl/benzina o metano/benzina fino a Euro 1, ciclomotori e motocicli fino a Euro 1. Oltre ai veicoli esclusi dai limiti, possono circolare liberamente, invece, gli autoveicoli elettrici o ibridi dotati di motore elettrico; gli autoveicoli con almeno tre persone a bordo – se omologati per quattro o più persone – o almeno due persone a bordo se omologati per due o tre. Si aggiungono alla lista anche gli autoveicoli dotati del sistema Move-in. I divieti di circolazione sono sospesi nei giorni festivi. In caso Arpae preveda il superamento dei valori giornalieri di PM10 si applicano anche le misure emergenziali che saranno comunicate dopo i controlli previsti ogni lunedì, mercoledì e venerdì. In caso di misure emergenziali è stato esteso il blocco della circolazione anche ai veicoli diesel Euro 5. L’obiettivo è ridurre la presenza di polveri sottili e ultrasottili in atmosfera, che – oltre a mettere l’Italia a rischio sanzioni europee con la nuova procedura d’infrazione aperta a marzo – la rendono il Paese europeo in cui si muore di più per lo smog. Secondo un rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente in Italia ogni anno i decessi collegati alle emissioni di particolato fine, biossido di azoto e ozono sono 63.200.
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