Indaga contro ignoti per disastro colposo la Procura di Ravenna per cercare di chiarire quanto accaduto pochi giorni fa nell’ultima alluvione che ha colpito la romagna. Per questo è stato affidato l’incarico per una consulenza sulla prevedibilità e la prevenibilità di quanto è successo. Se ne occuperanno gli stessi docenti del Politecnico di Milano che erano stati incaricati per un altro fascicolo – sempre per disastro colposo – aperto riguardo l’alluvione del maggio del 2023. I tre ingegneri, ha spiegato ai quotidiani locali il procuratore ravennate Daniele Barberini – titolare dei due fascicoli – sono stati incaricati anche dalla Procura di Forlì per gli eventi del 2023: ciò consentirà di avere un unico studio su fenomeni che hanno interessato entrambe le province. Per quanto riguarda l’ultima alluvione – la terza per il territorio ravennate in un anno e mezzo – la decisione della Procura di Ravenna è arrivata dopo tre sopralluoghi del pm di turno, a partire dalla frazione più colpita: Traversara nel Comune di Bagnacavallo, dove le case da abbattere sono una decina. Sul fronte della ricostruzione intanto la presidente della Regione Priolo ha incontrato i sindaci del ravennate per stilare un primo elenco di opere strategiche da realizzare nei territori colpiti. Nei prossimi giorni ci saranno altri incontri con gli amministratori degli altri territori colpiti. Priolo ha illustrato ai sindaci quanto già chiesto al commissario straordinario Figliuolo, a partire dall’urgenza di accelerare la ricostruzione, anche con modifiche delle procedure amministrative. Il piano complessivo ha un valore di circa 650 milioni di euro.
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