Polizze contro le calamità naturali. Proteggere la propria casa e un’impresa stipulando un contratto con una compagnia assicurativa. Il tema, allo studio da tempo in sede Unione Europea, è stato sollevato stamane dal Ministro alla Protezione Civile Nello Musumeci, al termine del Consiglio dei Ministri che ha deliberato lo stato di emergenza per l’Emilia-Romagna e le Marche. “E’ aperto un confronto, un ragionamento, per capire intanto se le compagnie di assicurazione sono disponibili. Noi puntiamo su un partenariato pubblico-privato e poi bisogna decidere se deve essere, come io sostengo almeno nella prima fase, facoltativo”. Davanti a eventi calamitosi sempre più ricorrenti in tutto il mondo, è il ragionamento del Ministro, lo Stato potrebbe non essere nelle condizioni di intervenire in soccorso ai cittadini e agli imprenditori. A questi ultimi in realtà arriva quello che suona come un avvertimento: “per le aziende c’è una legge sulla polizza assicurativa, è già obbligatoria”, ha detto Musumeci ricordando che la norma è stata votata dal Parlamento nel dicembre scorso e nella legge di bilancio 2024. A stretto giro ha replicato – è un botta e risposta che dura da giorni – la presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna Irene Priolo: le polizze “non possono essere un ribaltamento e uno scaricabarile”, ha detto. Perché – è il punto di vista – “queste cose si scaricano sui più fragili, dato che c’è chi non può stipularle”. Innanzitutto, si afferma da viale Aldo Moro, il Governo “lavori sulla possibilità di sgravi fiscali” per certi accorgimenti edilizi, quali ad esempio paratie.
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