Duemilacinquecento sfollati, in gran parte a livello precauzionale e alcuni già al rientro nelle loro case. Centinaia di abitazioni invase dal fango, campagne allagate con gli agricoltori in ginocchio, linee dei treni locali ancora parzialmente sospese, viabilità critica in alcune zone per via di frane e smottamenti ancora in evoluzione.
Torna il sereno in Emilia-Romagna e anche i soccorsi possono agire con maggiore tranquillità. Ma è già tempo di bilanci. Danni ancora da quantificare, ma che con ogni probabilità supereranno il miliardo di euro. Energie adesso concentrare sulle operazioni essenziali di ripristino degli argini colpiti e per un ritorno alla normalità il prima possibile. Poi la buona notizia: non c’è alcun disperso come si temeva in un primo momento
Adesso si apre una nuova fase. Al momento non si registrano più fuoriuscite d’acqua su Senio e Lamone e le previsioni meteo vedono un deciso miglioramento, con i prossimi giorni di tempo sereno. I territori più colpiti sono nel ravennate, con il Lamone che ha rotto a Traversara di Bagnacavallo, e il Senio che ha passato l’argine all’altezza di Cotignola, con l’acqua defluita verso Lugo, che si sta allagando. A Faenza gli allagamenti sono stati in particolare in via Cimatti e via Pellico, e ci sono criticità a Castel Bolognese e in Appennino, con frane e ruscellamenti diffusi. Nel forlivese, il Montone ha causato un grosso sfiancamento dell’argine a valle del capoluogo e qui il cantiere per l’intervento d’urgenza è già attivo. Altro punto critico l’Idice nel bolognese. Circa 1.300 in tutto le interruzioni di energia elettrica, in corso di ripristino.
“Siamo già all’opera per tornare alla normalità – ha assicurato Irene Priolo, presidente facente funzioni – La rottura del Senio ha causato l’allagamento a Lugo interessando, con diverse intensità, alcune parti della cittadina. Stiamo già organizzando il massimo supporto con un’ottantina di volontari della Protezione civile della Colonna Toscana e i nostri tecnici dell’Agenzia regionale”. I tecnici sono al lavoro anche sulla rete fognaria. Diverse strade provinciali sono chiuse per allagamenti o frane. Nel ravennate è partita l’evacuazione di 180 pazienti dall’ospedale di Lugo, mentre a Bagnavallo si sta mettendo in sicurezza un allevamento di suini, circa 5.000 capi dove è arrivata l’acqua. Tornato il sereno, dunque, non manca il lavoro per restituire alla normalità – e in tempi sufficientemente brevi – un territorio ancora volta messo a dura prova dal maltempo.