La Regione Emilia-Romagna boccia sonoramente il decreto del Governo sui balneari: da Roma ieri la decisione di prorogare l’attuale situazione fino a dopo l’estate del 2027, nonostante la procedura d’infrazione dell’Unione Europea. Niente gare quindi fino ad allora, contrariamente a quanto previsto orami da vent’anni dalla direttiva Ue “Bolkestein”.
Viale Aldo Moro, che due mesi fa si diceva pronta a fare regole proprie, si considera insoddisfatta riguardo la decisione presa dall’Esecutivo e affida un commento nientemeno che all’assessore al Turismo Andrea Corsini, che quel dossier ce l’ha in mano per la Regione: “Le bugie del Governo sono state smascherate. Per due anni hanno alimentato le false speranze dei balneari e ora, come noi avevamo più e più volte ribadito, l’inganno è sotto gli occhi di tutti”. Niente sconti insomma. In ballo alle nostre latitudini, viene rimarcato, il futuro di 1.500 imprese lungo gli oltre 90 chilometri di Riviera romagnola. Soprattutto perché il ddl promulgato ieri, insiste Corsini, “è confuso e presenta diversi aspetti controversi”: l’assessore tira in ballo, ad esempio, il fatto che i sindaci possano indire gare disapplicando di fatto la proroga appena decisa.
Una situazione confusa che apre a infiniti contenziosi, la definisce Corsini. Un decreto che va cambiato, insomma: per questo la Regione si impegna a consegnare al Governo un proprio documento.