La madre di Saman Abbas, arrestata il 31 maggio in Pakistan, è arrivata in Italia atterrata all’aeroporto di Fiumicino nel primo pomeriggio dopo uno scalo a Istanbul. E’ stata condotta in carcere in attesa di essere trasferita, dopo le formalità di rito, in un penitenziario emiliano. Nazia Shaheen, 51 anni, a dicembre è stata condannata all’ergastolo dalla Corte di assise di Reggio Emilia, per l’omicidio della figlia, la diciottenne di origine pakistana sparita tra la fine di aprile e l’inizio di maggio del 2021 a Novellara e i cui resti sono stati ritrovati il 29 novembre 2022 in un casolare diroccato nella campagna del comune reggiano. Nazia era latitante dal primo maggio 2021, il giorno in cui era tornata in patria da Novellara. Dopo l’arresto, ha dato il consenso all’estradizione. Un anno fa è stato consegnato all’Italia il marito, Shabbar Abbas, anche lui condannato all’ergastolo in primo grado. Cinque i familiari imputati nell’omicidio: oltre ai genitori, lo zio e i due cugini.
“Con l’estradizione della madre di Saman Abbas si compie un fondamentale passo in avanti per il percorso di giustizia per la giovane diciottennebarbaramente uccisa”, ha comunicato in una nota il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
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