Non c’è pace per il Marconi. Nel pieno di un’estate rovente non solo in termini meteorologici ma anche di flussi turistici e di guasti informatici, il tema dell’organizzazione dello scalo rispetto alla quantità di traffico si ripropone anche all’attenzione della politica. Ieri il sindaco di Bologna Lepore ha preso carta e penna per scrivere ai vertici dello scalo e all’Enac. Nella missiva al vetriolo il primo cittadino parla di “danno d’immagine alla città” e minaccia azioni legali. Per Lepore la situazione dei servizi e della qualità dell’accoglienza dei passeggeri è da tempo evidentemente inadeguata rispetto alla stagionalità dei flussi. Secondo il sindaco di Bologna quello che sta avvenendo non è una novità e ricorda come le sue segnalazioni sugli stessi problemi si stiano ripetendo da ormai “due anni e mezzo”. Una lettera che il presidente del Marconi Postacchini non ha ricevuto nel migliore dei modi, definendola “incommentabile”. Ma il sindaco di Bologna non è l’unico ad aver avuto delle osservazioni sullo scalo bolognese, come ricorda oggi il Resto del Carlino, anche Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – che vigila, tra l’altro anche la sicurezza dei viaggiatori – aveva inviato un’altra missiva il 15 luglio, prima dello scorso weekend all’insegna dei disagi. Tra le richieste dell’Ente, quella di predisporre una procedura di contingentamento per l’accesso dei passeggeri Shengen in partenza per ridurre il tempo di permanenza nelle aree dei gate, oltre a migliorare la gestione dei casi di sovraffollamento. La risposta arriva dall’amministratore delegato del Marconi Nazareno Ventola. L’impegno è a migliorare gli spazi e i servizi per i passeggeri ma i cantieri all’aeroporto continueranno e i tempi non saranno brevi.
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