Weekend di passione all’aeroporto Marconi di Bologna, tra il crash informatico di cui si pagano ancora le conseguenze e lo sciopero di ieri. Lunghe le file ai controlli. Ritardi nei voli – sia in arrivo che in partenza – e lunghe file ai controlli di sicurezza. E’ stato un finesettimana da dimenticare all’aeroporto Marconi di Bologna. I disagi per lo sciopero erano previsti, vista anche la coincidenza con le partenze per le vacanze ma i problemi informatici dovuti al baco che ha lasciato a terra centinaia di voli in tutto il mondo nei giorni scorsi hanno aggravato la situazione.
I problemi informatici erano iniziati venerdì con il guasto alla rete Microsoft che aveva causato ritardi nelle partenze. I problemi riguardavano le procedure di imbarco ma anche i controlli ai check-in che seguono protocolli informatizzati, andati in tilt con il sistema. Per questo gli addetti delle società di handling – non disponendo dei dati completi per far salire i passeggeri sugli aerei, hanno dovuto inserirli a mano, con i conseguenti rallentamenti. I ritardi nelle partenze però non hanno superato la mezzora. La situazione però si è aggravata domenica quando i ritardi hanno iniziato ad aumentare dalla mattinata e sono peggiorati nel pomeriggio. Al mattino, per esempio, il volo per Lampedusa delle 10.30 è partito alle 12 e 43, mentre quello per Minorca, delle 11,40 è partito dopo le 13. Ma i voli del pomeriggio sono decollati con un ritardo medio di circa 2 ore, con casi più gravi come il volo per Tirana, previsto alle 13,45 ma decollato alle 9 di sera.