La corsa contro il tempo per salvare la Garisenda vede definirsi le tempistiche per le prossime tappe. Il punto, riferisce oggi il Resto del Carlino, è stato fatto due giorni fa a Roma al ministero della Cultura. Il Comune ha fatto sapere al Ministero che entro agosto presenterà il progetto di fattibilità tecnico-economica. Nella riunione sono anche state discusse due fasi dell’intervento. La prima consisterà nello smontaggio delle macchine del Gruppo Trevi e nel loro trasporto a Cesena. La seconda fase, invece, riguarderà la realizzazione di due supporti e di interventi di rafforzamento del basamento.
Poco meno di due anni è il tempo necessario per il collaudo dei macchinari che servono a mettere in sicurezza la torre. In pratica si tratta dei due tralicci che sono già serviti a salvare la torre di Pisa e che saranno posizionati tra la libreria Feltrinelli e via Zamboni. Nota dolente i tempi, molto stretti. Una volta che il piano sarà vidimato da ministero e sovrintendenza, allora verrà realizzato il progetto esecutivo, che dovrà essere a sua volta approvato. Secondo le previsioni, tra manutenzione delle macchine, approvazione del progetto e affidamento dei lavori, si dovrebbe arrivare a metà 2026. In ballo ci sono anche fondi del Pnrr. Per non perdere i cinque milioni di euro assegnati, il collaudo deve essere effettuato entro il 30 giugno 2026.