Domenica di soccorsi per il SAER

Redazione

E’ stata una domenica impegnativa per gli operatori del Soccorso alpino e speleologico dell’Emilia Romagna. La giornata estiva ha incoraggiato molti a intraprendere attività in montagna che possono rivelarsi pericolose.

Il caso più grave è quello di un 24enne che ieri si è tuffato da circa venti metri alle cascate del Golfarone – siamo nel Comune di Villaminozzo – sull’Appennino reggiano. Secondo quanto ricostruito il ragazzo, reggiano, avrebbe riportato gravi traumi al rachide cervicale e a un arto a causa dell’impatto con l’acqua.

L’allarme è stato dato intorno alle 15.30 e sul posto sono arrivati i tecnici del Soccorso alpino tra cui due medici che hanno stabilizzato il ragazzo. L’elisoccorso di Pavullo lo ha trasportato in codice 3 all’ospedale Maggiore di Parma.

Sempre ieri, nel primo pomeriggio, una squadra del soccorso alpino della stazione Monte Cimone ha soccorso sul sentiero 431, sull’Appennino modenese, a circa 1700metri d’altezza, una 62enne bolognese in shock anafilattico dopo essere stata punta, probabilmente da una vespa. Anche in questo caso è stato necessario l’intervento dell’elicottero, arrivato da Ravenna con il medico e il tecnico di elisoccorso. La donna è stata portata all’ospedale maggiore di Bologna.

Qualche ora prima, nel reggiano, l’intervento del soccorso alpino è scattato poco prima delle 13, nel sentiero sulla Pietra di Bismantova, nel comune di Castelnovo Monti, dove un 26enne di Trento ha avuto una crisi di panico mentre percorreva la ferrata degli Alpini, non riuscendo più a proseguire in sicurezza. Sul posto è arrivata una squadra della stazione monte Cusna che ha portato il giovane fino all’ambulanza. Il ragazzo ha rifiutato l’ospedalizzazione.