Chissà, cartina alla mano, quanto tempo ci avranno messo a indicare col dito sulla mappa dove si trovano Bologna e Piacenza. Lo hanno fatto tre ricercatori della School of Environmental Science and Engineering dell’Università Sun Yat-sen in Cina. Stando a uno studio da loro condotto, le due città emiliane sono tra quelle al mondo che immettono più inquinamento nell’atmosfera. Il report si concentra in realtà principalmente sulle 25 realtà che da sole producono il 55% dello smog globale. In cima non potevano che esserci le megalopoli del dragone, alcune note altre meno: Handan, Shangai, Suzhou, Dalian, Pechino e Tianjin ai primi sei posti. Si arriva poi in Europa con Mosca in settima piazza, per poi però tornare subito in Cina con la tristemente conosciuta Wuhan, poi Quingdao, Chongquing, Wuxi ed Urumqui. Proseguendo la classifica, si trovano pure Tokyo, Hong Kong, Bangkok e New York. E fin qui, appunto, le più inquinanti al mondo. La prima italiana in graduatoria è Torino: la città della Mole è al 52esimo posto nella graduatoria mondiale ed al settimo in Europa con 22 milioni di tonnellate di Co2 annuali in atmosfera. Guardando al solo panorama europeo, dopo Mosca ci sono la turca Istanbul (decima a livello mondiale) e la russa San Pietroburgo. Bologna occupa la dodicesima piazza nel vecchio continente, con 7 milioni di tonnellate di Co2 prodotte annualmente. Il capoluogo emiliano fa peggio di capitali come Parigi, Amsterdam, Copenaghen, Lisbona, per citarne alcune. Risalendo la via Emilia, entra nella classifica anche Piacenza: piazza numero 22 per 1,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica immesse in atmosfera in un anno. Da dove arriva tutto l’inquinamento? Secondo Multicompel Technology, società specializzata in tecnologie fotovoltaiche e solari che ha diffuso la ricerca cinese, il 42% delle emissioni sono prodotte dagli edifici, industriali commerciali e residenziali
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